PERCHÉ
Il futuro e lo sviluppo dell'Africa non potranno esserci senza il contributo degli africani, soprattutto degli immigrati, che acquisite conoscenze e professionalità all'estero possono impiantare piccole attività produttive nel loro paese, prescindendo dai grandi aiuti internazionali che spesso finiscono nelle mani di governanti corrotti. Un esempio di questo è il Senegal, da dove proviene una comunità ben radicata nelle nostre terre, e anche il nostro amico Abdoulaye.
COSA FA FOIC
Dopo quasi vent'anni di vita da emigrato, in gran parte passati a Fiorenzuola dove è stato uno dei primi immigrati africani, Abdoulaye decide di tornare nel suo paese, il Senegal, per vivere definitivamente con la sua famiglia che non ha mai portato in Italia. FOIC, con l’aiuto del Consorzio Agrario di Piacenza, ha sostenuto l’avviamento dell’impresa agricola di Abdoulaye acquistando un trattore, e contribuendo all’invio del mezzo e delle sementi in un container che ha raggiunto Dakar dopo qualche mese.
I RISULTATI
L’impresa di Abdoulaye è in pieno sviluppo in Senegal. Impegnata nella produzione agricola e nell’allevamento di bovini e pollame, costituisce un piccolo modello di sviluppo sostenibile ed indipendente, che ha permesso la creazione di posti di lavoro e di beni alimentari di prima necessità – due dei maggiori problemi dell’Africa moderna.